La disciplina alla base del successo scolastico

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Le aspettative sul rendimento scolastico spesso generano conflitti in ambito familiare. È una questione di prospettive: il genitore si preoccupa del rendimento scolastico proiettandosi verso il futuro del figlio; per i bambini invece la concezione di futuro fluttua di lì a pochi giorni. Va da sé che si dia peso in maniera differente a determinati aspetti a seconda del lato da cui si osserva il fenomeno in questione.

È fondamentale che quotidiano risulti allora l'interesse dei genitori verso la vita scolastica del figlio, ponendo quell'attenzione resa necessaria proprio dal limitato orizzonte temporale tipico dei bambini. L'elemento indispensabile per una buona riuscita scolastica è l'instaurarsi di una relazione positiva tra genitori e figli, una relazione pervasa da rispetto ed affetto reciproco. Quello che ci si può domandare è se al contempo tale relazione possa definire dei limiti chiari e coerenti che forniscano un inquadramento dal punto di vista della disciplina, funzionale al perseguimento di risultati soddisfacenti. La risposta è assolutamente positiva. L'approccio ottimale è quello di una disciplina ad alto contenuto relazionale ed elevata dose di rispetto, ma a bassa tensione e conflittualità.

È una modalità che favorisce la crescita dei bambini, consolida le sue abilità sociali e migliora la sua capacità di prendere decisioni, di pensare agli altri e di mettere in atto comportamenti che gettino le basi per una felicità ed un successo duraturi.

Disciplina deriva da discipulus, ossia discepolo che significa "colui che riceve l'insegnamento di un maestro". Il discepolo non deve esser visto né come un prigioniero né come il bersaglio di punizioni ma come colui che apprende attraverso l'insegnamento. Alla luce di questa nuova prospettiva la disciplina è intesa come un dono amorevole e fortificante perché i bambini e i ragazzi hanno bisogno di apprendere abilità come le cosiddette funzioni esecutive (prestare attenzione, pianificare un comportamento, regolare gli impulsi) e sviluppare abilità collegate all'empatia, alla comprensione di sé e alla moralità, al saper stringere relazioni profonde e rispettare gli altri.

Inoltre, l'approccio alla disciplina presenta delle potenzialità che portano allo sviluppo cerebrale. I risultati dell'attività di ricerca sono molto evidenti poiché i bambini con gli esiti migliori in termini di sviluppo emotivo, relazionale e persino scolastico, sono cresciuti con genitori che hanno mostrato nei loro confronti un elevato grado di sintonia, connessione e affetto, e che però allo stesso tempo hanno definito e fatto rispettare limiti chiari e aspettative elevate. Sono genitori che educano i bambini con coerenza, ma al tempo comunicano loro amore, rispetto ed empatia. Ciò fa sì che i bambini siano felici, vadano bene a scuola, non si caccino nei guai e intreccino relazioni profonde.

Dott.ssa Ilaria Monticone

Bibliografia: Un genitore quasi perfetto, di B. Bettelheim
La sfida della disciplina, di D. J. Siegel e T. Payne Bryson

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